lunedì 27 novembre 2017

L'estate delle cicale


L'erba era più verde,
la luce più brillante,
 il gusto più dolce,
le notti meravigliose,
circondati di amici,
la nebbia lucente all'alba,
l'acqua corrente, 
il fiume senza fine,
per sempre.

Pink Floyd - High Hopes

Sono gli ultimi versi dell'ultimo brano dell'ultimo disco edito dalla band inglese, nel lontano 1994. Una canzone che fa la retrospettiva di un percorso, umano e artistico, fatto di orizzonti e sogni, cadute e incomprensioni. Un brano che, tanto nella musica quanto nel testo e ancor  più nel video, coniuga la nostalgia con la meraviglia. Nostalgia e meraviglia disegnano un cerchio che si chiude in un ideale abbraccio tra il mondo adulto e quello bambino.


"L'estate delle cicale" di Janna Carioli, illustrato da Sonia Maria Luce Possentini, edito da Bacchilega Junior, è un libro pieno di scoperte e di sospensione, di meraviglie e malinconie, di giochi che si alternano, amicizie che si interrompono e altre che nuove sbocciano. E' un albo dove lo sguardo bambino si incontra e alterna con quello adulto.


La casa sull'albero è un simbolo che va oltre quel luogo dove i bambini reiterano i loro spensierati giochi; incarna idealmente il magico nido dell'infanzia, spesso rimpianta; è un luogo in cui ci si estrania, al riparo dalle turbolenze della vita; un luogo in cui il mondo adulto vorrebbe tornare a rifugiarsi, di tanto in tanto. Un luogo "per sempre". Due parole che tanto piacciono ai piccoli, tanto quanto spaventano i grandi.


"L'estate delle cicale" è un libro speciale, nel suo alternarsi di sguardi intensi e fugaci, sconfinati e sospesi, bambini e adulti. Dove le emozioni, annotate con piglio poetico, incontrano  tavole cariche di sospensione che anelano spazi sconfinati. Con una rara costante: quella bellezza originaria che nasce dalla meraviglia, dall'incanto della scoperta, preziosa anche quando si vela di malinconia o resta intrisa di nostalgia. Perché nella vita tanto si perde, ma qualcosa ritorna. Sempre.


E a me torna in mente il "Federico" di Lionni, il piccolo topo che, all'approssimarsi dell'inverno, fa scorta di voci e colori, sguardi e suoni, raggi di sole, paesaggi esterni che diventano interiori: perché nell'anima alberga l'essenza che nutre ciascuno di noi.


Di bellezza, non ci si sazia mai. Da questa consapevolezza, nasce il nostro "per sempre"

"L'estate delle cicale" - Janna Carioli, Sonia Maria Luce Possentini - Bacchilega Junior

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