domenica 25 aprile 2021

Nome di battaglia Nero

 


"Anche la disperazione impone dei doveri

e l'infelicità può essere preziosa"

CSI - Linea Gotica

Correva il mese di febbraio del 2018 quando Sonia Maria Luce Possentini venne a Terni a presentare in libreria "La prima cosa fu l'odore del ferro", edito da Rrose Sélavy, la sua prima prova da scrittrice, oltre che illustratrice. Rimasi colpito dall'energia sferzante di quelle parole che, ereditando la disciplina e il rigore della sua arte, aggiungevano una forza inedita che reclamava espressione.


 Prima di andarse Sonia mi donò un manoscritto. Un universo di pulviscolo di grafite e qualche schizzo da cui trapelava l'embrione di una grande storia che la toccava personalmente. Giovanni Possentini, detto il Nero, partigiano della Brigata Garibaldi, che si lasciò catturare per salvare la vita ai suoi familiari. Una voce narrante che entrava nella "Storia", al contempo privata e universale, attendendo il momento propizio per costituirsi "Memoria" collettiva.

Penso di essere stato uno dei primi ad entrare a contatto con quel racconto, che ho atteso in silenzio per tre lunghi anni, seguendo a distanza l'autrice come farebbe un animale nel bosco, in attesa di un segno. Penso che io e Sonia ci intendiamo anche per questo, sappiamo ritrovarci quando è il momento.


Poi quella telefonata di un anno fa.

Massimo De Nardo ci aveva lasciato. Una perdita incalcolabile, sotto il profilo umano e culturale. Massimo aveva dato una casa al "Nero" ma non solo; lavorando a stretto contatto con Sonia, gli aveva impresso un tocco indelebile. Una direzione artistica che vale anche come suggerimento alla lettura, per chiunque voglia incamminarsi sui sentieri scoscesi e arditi della Resistenza.

Se oggi abbiamo tra le mani questo libro straordinario dobbiamo ringraziare Sonia, Massimo, ma anche Chiara Gabrielli che si è fatta carico di questo lascito raccogliendone la sfida; e il team di Rrose Sélavy che ha confezionato un autentico gioiello.

Non dico altro. Non trovo le parole, non he ho la forza. E non aggiungerebbero nulla.

Come scrisse Massimo, prima di lasciarci, "la memoria va camminata dentro". E allora incamminiamoci, tra stupore, meraviglia e profonda commozione. Per non dimenticare.

"Nome di battaglia Nero" - Sonia Maria Luce Possentini - Rrose Sélavy Editore - Introduzione di Francesco Filippi