Una suite tripartita. Un'opera bifronte. Una storia d'amore in tre
atti. Comunque decidiate di leggerla, è qualcosa che vi lascerà a bocca
aperta.
"Storia di Goccia e Fiocco" di Pierdomenico Baccalario e
Alessandro Gatti, illustrato da Simona Mulazzani, edito da "Il Castoro"
narra in modo delicato e toccante la magia di un incontro tra una
goccia d'inchiostro e un fiocco di neve.
E' un'esperienza tattile e allusiva attraverso il gioco di vedo- non vedo delle tavole che fanno capolino dietro cesellati e raffinati intagli, dove ogni scoperta è una rivelazione.
E poiché da qualche parte dobbiamo pur cominciare, iniziamo con la "Storia di Fiocco".
Il piccolo Fiocco di Neve osserva il
mondo dall'alto di una nuvola. Sogna di staccarsi e cadere sulla terra,
magari su una barca ancorata nel fiume e pronta a salpare per un nuovo
viaggio, oppure accanto al colorato tendone di una circo; oppure in un
parco giochi animato dal vociare allegro dei bambini.
Quando sembra aver
individuato il punto giusto dove posarsi, sulla vetrina di un fornaio,
il destino si fa beffe di lui, e un colpo di vento lo sposta lontano.
Fino a farlo volare davanti ad una finestra da dove, proprio in quel
preciso istante, sta volando fuori una goccia d'inchiostro.
Ma questa è
un'altra storia ...
Una goccia d'inchiostro sta balzando fuori dalla finestra nel preciso
istante in cui passa un fiocco di neve trasportato dal vento. Ma ...
come è potuto accadere?
Goccia riposa dentro la sua boccetta
d'inchiostro aspettando il ritorno dell'illustratore, sceso in strada
per comprare il pane, sognando di partecipare alla realizzazione di uno
dei suoi bellissimi disegni.
Fiori colorati e cangianti, animali nel bosco, un volto con due splendidi occhi per avere uno sguardo privilegiato sul mondo.
E si che Goccia in fondo il mondo l'ha sempre sognato, e
visto attraverso i disegni dell'illustratore, oppure scorrere fuori,
dalla finestra, trasportato dal vento.
Quel vento che entrando dalla
finestra solleva il disegno su cui è appoggiata la sua boccetta, la
quale facendo due capriole la fa balzare fuori dalla finestra.
Trasformandola in una lacrima.
In quel momento passa Fiocco che,
trovandosela davanti, sente il desiderio di abbracciarla.
"Si", risponde lei.
Come può essere l'abbraccio tra un candido fiocco di
neve ed un'elegante goccia di inchiostro, entrambi capitati lì per puro
caso?
Siamo arrivati al "cuore" del libro. Un cuore che batte forte.
Finora abbiamo ascoltato le loro storie, seguendo i rispettivi viaggi che li hanno condotti uno di fronte all'altra.Ora ci sono due finestrelle da sollevare.
Quella di Goccia dice: "Il loro abbraccio durò per sempre"
Quella di Fiocco dice: "Avevano infinite storie da raccontarsi".
Poi il silenzio. Un mare nero con un cuore bianco a forma di fiocco.
Screziato di tanti sottili colori, intagliato di fini disegni. Che
raccontano del loro viaggio, suggerendo tutto quello che hanno
intravisto e sognato, vissuto, prima del loro incontro.
Per qualcuno è la nascita di una straordinaria amicizia, per altri lo sbocciare di una storia d'amore. L'importante è che tanto Goccia quanto Fiocco, dopo quell'abbraccio, "si sentirono felici come non lo erano stati mai".
Lasciando addosso al lettore, quella sensazione di meraviglioso, di magico. Commovente ai limiti del prodigioso.
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