La scuola si chiude, l'estate è alle porte, c'è una gran voglia di brio, spensieratezza, allegria.
Il nostro elogio alla leggerezza vola alto come una bolla di sapone. Da cui osservare il mondo dell'infanzia, e non solo.
"Fa la piccola Matilde mille bolle di sapone,
soffia forte, soffia piano, soffia fino al seggiolone.
E una bolla dispettosa, grande come un palloncino,
si avvicina silenziosa e inghiottisce Marcolino."
"Il bambino, sorridente, nella bolla trasparente
gioca a farsi dondolare e si lascia trasportare."
“Mamma, mamma!” urla Matilde. “Marcolino sta volando!”
“Sei sicura, piccolina?” "Forse, forse, stai sognando!”
gioca a farsi dondolare e si lascia trasportare."
“Mamma, mamma!” urla Matilde. “Marcolino sta volando!”
“Sei sicura, piccolina?” "Forse, forse, stai sognando!”
Inizia così questo bel libro scritto da Margaret Mahy e illustrato da
Polly Dumbar, tradotto da Marinella Barigazzi, che racconta la storia di
Marcolino che se ne vola tra un angolo e l'altro della città tra gli
sguardi attoniti e preoccupati di conoscenti e passanti.
In realtà
Marcolino sembra così beato nella sua bolla, quasi a voler sottolineare
che il guscio fantastico dell'infanzia non è poi così facile da
scalfire, e spesso siamo noi adulti che ci allarmiamo e spaventiamo per
poco, caricandolo di apprensioni.
Ad ogni modo questo bambino
dentro una bolla non passa inosservato, e la sua vicenda mette in modo
una simpatica galleria di personaggi paesani, dai parenti ai conoscenti
ai semplici passanti, che si attiva per cercare di riportarlo con i
piedi per terra, innescando un'autentica e gara di solidarietà popolare.
Le soluzioni più creative ovviamente, sono appannaggio dei
bambini che, salendo uno sull'altro, improvvisano una torre che si
allunga verso il cielo per tirare giù il bambino.
C'è spazio pure per la trasgressione a fin di bene, che trasforma un'apparente "marachellata" in un'idea geniale:
“con la fionda tra le mani, Gabriele birichino,
aggrappato al campanile punta dritto a Marcolino."
aggrappato al campanile punta dritto a Marcolino."
"Ma che idea fenomenale,
e che mira eccezionale,
la sassata più geniale
senza neanche fargli male!”.
e che mira eccezionale,
la sassata più geniale
senza neanche fargli male!”.
Tutto è bene quel che finisce bene, con un atterraggio morbido su un enorme lenzuolone srotolato per l'occasione.
Ebbene si, anche chi scrive si è fatto prendere la mano dal fervido
ritmo in rima della narrazione. Tutto merito di Marinella Barigazzi che,
nel tradurre la storia, ha mantenuto scioltezza narrativa senza
sacrificare le preziosissime rime, che rendono il libro congeniale per
le letture ad alta voce con i bambini. Che finiranno per
recitarlo come una filastrocca, e cantarlo come una canzone.
"Il bambino nella bolla" - Margart Mahy, Polly Dumbar, trad. Marinella Barigazzi - Babalibri
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