venerdì 13 settembre 2019

La rete




Saranno almeno tre mesi che giro intorno a questo libro, e non ho mai trovato il coraggio e la forza per parlarne. Forse mi mancavano le parole, forse non ero sicuro di cosa volevo scrivere, e ancora oggi, sono piuttosto titubante.

"La rete" di Sara Allegrini, edito da Mondadori, è il libro più sorprendente che mi sia capitato di leggere in questi ultimi mesi. E di libri per ragazzi, in questi ultimi mesi, in silenzio ne ho letti diversi. E molti erano davvero belli, oltre che ben scritti. Però questo ha quel qualcosa che me lo fa preferire ai tanti, anche se mi risulta difficile districarne le ragioni in questa storia tentacolare.

E' un libro questo che contiene diversi motivi di interesse, condensati, stratificati. Innanzitutto il bosco vero, autentico, che getta la sua ombra sull'intero libro; un luogo dove non puoi entrare, uscire, fare come ti pare. Dove non esiste cellulare, solo "pizzini" di carta che ti dicono cosa fare, se vuoi andare avanti, sopravvivere, e sperare di uscirne. Uno spazio fisico ed emotivo dove i protagonisti sono letteralmente scaraventati dentro, come gladiatori nell'arena in attesa del combattimento.

Un bosco che non è solo un espediente metaforico per ritrovare sé stessi e affrontare le proprie paure. Una storia che ha grandi connotati di verosimiglianza, per questo colpisce in modo così potente. C'è la cultura del lavoro che sempre paga, e fa apprezzare i valori frugali della vita. C'è il mettersi alla prova e il rimettersi in discussione, tutti, genitori e figli. E' che alle volte i rapporti degenerano, e serve qualcuno che resti coi nervi saldi e ti guidi e ti prenda per mano, mostrandoti la via. Qualcuno che ti sproni e insegni come piantare l'arbusto di un nuova interiorità fortificante, da cui far germogliare nuovi frutti. Ma chi sta dietro a tutto questo, soprattutto, perché lo fa?



Un libro che fa profondamente riflettere sul lassismo imperante che alimenta molti rapporti tra genitori e figli, dove non sono più chiari né spazi né ruoli, e spesso ci si lascia andare entrambi, crescendo disastri. Cosa si può fare insieme? Quanto costa chiedere un aiuto? Questo libro mi ha fatto germogliare molte domande, sul mondo di oggi, e su dove portano le storie. Quanto siano capaci di scrivere storie forti e scomode, che non si limitino soltanto a consolare il senso di incomprensione sofferto dai nostri ragazzi. Cosa possiamo fare per loro, ma anche e soprattutto cosa devono fare loro, per loro stessi. Perché tutti dobbiamo sporcarci le mani, e sudare. Ci stiamo sfilacciando senza rendercene conto.

Ecco, una cosa che a me piacerebbe; che questo libro lo leggessero insieme genitori e figli. Perché in questo marasma relazionale pieno di corti circuiti siamo tutti chiamati a fare un passo per venirci incontro e dare quel qualcosa in più.

Io lo trovo dolorosamente autentico, un testo che sembra finalmente partorito dall'esigenza ineludibile dell'autrice di comunicare davvero qualcosa che preme e angustia, come avveniva un tempo in letteratura, e non soltanto per raccontare una storia, tra le tante che vedono la luce, per allietare momenti, finendo soltanto con il fare scaffale e volume.

"La rete" - Sara Allegrini - Mondadori

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