venerdì 16 giugno 2017

Luna park



"Appare spesso. Nel bel mezzo della notte. A casa mia.
Non è un luna park fantasma. È un luna park segreto.
Se anche volessi parlarne, come potrei?
Le giostre cambiano in continuazione.
A volte tornano, a volte no.
Non è un sogno. No, di sicuro.
Voi non ve lo sognate nemmeno."


La scomparsa prematura, e inaspettata, di Chris Cornell, leader dei Soundgarden (e poi degli Audioslave) ha riportato in auge la figura di colui che è stato definito, non a torto, "la più bella voce del grunge", che di voci belle, da Kurt Cobain a Eddie Vedder, ne ha conosciute. Di riflesso, si è tornati a parlare degli album dei Soundgarden, in special modo di quel "Superunknown" che li ha consacrati al successo mondiale. Essendo, quel disco, giunto tardivo, rispetto agli album seminali dei coevi Nirvana e Pearl Jam, venne definito, il "Canto del Cigno del Grunge", movimento sonoro che di li a poco si sarebbe estinto; e chi vi sopravvisse, finì con il ripiegare verso altri lidi. Così, a distanza di venti e rotti anni, mi torna in mente "Black Hole Sun", il loro brano più noto, e probabilmente uno dei più rappresentativi. 



Nella letteratura contemporanea per ragazzi esiste un libro che è un autentico "Black Hole Sun": è "Luna Park" di Livia Rocchi , edito da Camelozampa. Un libro condensato e stratificato, dal sapore dolciastro, che cela un grande buco nero: quello della violenza domestica. Argomento importante, di cui è fondamentale parlare, ma il difficile, in questo casi, è stabilire il "come".

L'autrice ci riesce davvero bene, come un escamotage metaforico. 

"In un diario segreto, la voce di un bambino racconta ogni sera la comparsa di un luna park. Le sue giostre sono la metafora della violenza domestica: la tensione crescente, i picchi di urla, le discese nel silenzio."
 

Così Benny trova il modo di raccontare quel che di indicibile gli accade tra le mura domestiche; e l'autrice, di converso, trova il modo di introdurre ai ragazzi di oggi un tema importante e delicato, come fosse un sogno che talvolta spaventa, evitando la crudezza di un pugno diretto allo stomaco. Il racconto si fa circolare, dinamico, mescola la realtà all'immaginario, il piano narrativo si stratifica e sfilaccia tra finalità narrativa e densità lirica, tra luce e vortice, come una figura che degenera, collassando al centro. 

In questo "Black Hole Sun", qualcuno lancia una corda, sembra poca cosa ma è solida, e non si strappa. E' Stella, l'amica di Benny, così sinceramente amica che gli vuol bene per quel che è, con le sue paure e la sua goffaggine, la mascella sporgente, la difficoltà di memorizzare le parole difficili; non ultimo, il padre alcolizzato. Tutti ingredienti che spesso gli procurano derisione dagli altri compagni di classe, con un comportamento che si prefigura ai margini del bullismo. Ma lei non li ascolta gli altri, perché con Benny gioca così bene, che sente quasi il desiderio di proteggerlo; dalla cattiveria gratuita degli altri, dai pericoli che corre se rincasa tardi. Perché lei ha intuito che lui nasconde un tormento, qualcosa di più grande, che lo rende impotente, di cui è impossibile parlare, anche perché improbabile da immaginare. 

"Basterà l’amicizia di Stella a farlo uscire dal Tunnel degli Orrori?"



Questo libro mette al centro il concetto di amicizia come solido porto da cui salpare, per ritrovare fiducia in se stessi. Perché quando l'animo è tormentato, spaventato, annichilito dalle violenze psicologiche, quella fiducia si perde, tanto in sé stessi che nel mondo che ci circonda. E diventa vitale sentirsi utile, capaci di fare qualcosa, non solo per sé, ma anche e soprattutto per gli altri. Perché attraverso l'approvazione di chi ci è vicino, e ci vuole bene, passa una buona fetta della propria autostima.Per questo ho apprezzato un certo passaggio del racconto, dove Benny compie la sua personale impresa, facendo i conti con la propria paura e senso di inadeguatezza. 

Non aggiungo altro perché questo è un libro che non va descritto, va sorseggiato da cima a fondo. 

Questo libro è bello. Questo libro è grunge, tanto nello stile narrativo che nel formato cartaceo, pocket, ma dai caratteri grandi, facilmente leggibili. E che amiate o meno Chris Cornell e i suoi Soundgarden, sappiate che dai buchi neri si può uscire, e tornare a vedere la luce del sole.

Luna Park - Livia Rocchi - Camelozampa

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